Grazie a questo evento si è scoperta la PICCOLA SVIZZERA della Campania | Ordinata, precia e pulita come Lugano
E’ tornato a Benevento dopo tre anni in occasione della penultima serata della nona edizione del BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione.
Come spesso accade con lui, anche questa volta non ha mancato di osservare la realtà che lo circonda con lo sguardo pungente e ironico che lo contraddistingue. Appena arrivato in città, ha sorpreso tutti con un commento che ha fatto sorridere ma anche riflettere: “Sembra Lugano, è pulita“. Un paragone inaspettato, ma in fondo lusinghiero, che ha colto l’attenzione di pubblico e stampa.
Parliamo del noto conduttore Piero Chiambretti, che ha sottolineato con entusiasmo quanto la città gli sia sembrata ordinata, pulita, rigenerata. Una trasformazione che gli è apparsa evidente rispetto al passato, frutto di lavori pubblici, attenzione al decoro urbano e, probabilmente, di una nuova consapevolezza civica. Eppure, Chiambretti non si è fermato all’aspetto estetico.
Dopo aver espresso il suo apprezzamento per l’aspetto “svizzero” della città, ha aggiunto una nota più critica: “Ma i negozi sono chiusi”. Una frase semplice che, detta da lui, ha colpito nel segno. Non basta, infatti, che le strade siano belle e curate, se poi mancano le attività che le rendono vive. Quel commento ha toccato un nervo scoperto e ha sollevato interrogativi sullo stato del commercio locale e sulla vitalità economica del centro cittadino.
Durante la serata al festival, Chiambretti è stato intervistato da Francesca Pascale in un dialogo ricco di spunti personali e riflessioni culturali. Ha parlato della sua infanzia difficile, della carriera costruita tra satira e intrattenimento, e dei cambiamenti che oggi lo portano a rivalutare concetti apparentemente semplici. Ha detto che “la vera provocazione oggi è la normalità”, un’idea che suona come una dichiarazione d’intenti in un’epoca in cui spesso l’eccesso e lo spettacolo fine a sé stesso sembrano avere la meglio.
All’insegna del politically correct
Il pubblico ha ascoltato con attenzione un Chiambretti più riflessivo, che ha voluto anche soffermarsi su temi importanti come il politically correct, i diritti civili, la libertà d’espressione e lo stato della televisione italiana.
Le sue parole hanno avuto il merito di aprire uno spazio di dialogo e confronto che va oltre lo spettacolo, dimostrando come un evento come il BCT possa essere anche un momento di riflessione sul presente.
Un complimento e un invito allo stesso tempo
Il ritorno di Chiambretti a Benevento ha offerto uno sguardo acuto su una città che, da un lato, mostra con orgoglio il proprio volto rinnovato, ma dall’altro fatica a tenere accese le luci delle sue vetrine. Le sue parole sono sembrate, al tempo stesso, un complimento e un invito.
Un invito a non fermarsi all’apparenza, ma a lavorare perché quella bellezza urbana diventi il fondamento di una rinascita più profonda, che coinvolga anche il tessuto economico e sociale. Benevento è sulla buona strada, ma come ha fatto notare Chiambretti, c’è ancora bisogno che qualcuno riapra quelle saracinesche chiuse.