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Era solo una monetina e ora vale come uno scooter | Scopri se ce l’hai anche tu, sistemi figli e nipoti per 20 anni

Monete
Monete del vecchio conio: alcune valgono una fortuna – pexels – salernosera

Hai mai frugato in un vecchio cassetto di casa dei nonni e trovato qualche moneta dimenticata? Tra quelle più comuni puoi trovare un vero tesoro

Tra le monetine più comuni della nostra storia recente c’è la celebre 5 lire con il delfino, un piccolo pezzo di metallo che ha accompagnato intere generazioni. A prima vista può sembrare insignificante, ma alcune versioni di questa moneta potrebbero oggi valere molto più di quanto immagini. Addirittura, ci sono esemplari che valgono più di un’auto usata.

La moneta da 5 lire col delfino è stata emessa dalla Repubblica Italiana a partire dal 1951, realizzata in Italma, una lega di alluminio e magnesio. Il disegno è semplice e iconico: da un lato il timone, simbolo di guida e controllo, dall’altro un delfino stilizzato, che negli anni è diventato il segno distintivo della moneta. Fu prodotta con qualche pausa fino al 2001, quando l’euro prese il suo posto, ma il vero interesse per i collezionisti si concentra soprattutto sulle prime annate.

Le monete emesse nei primi anni ’50 sono piuttosto comuni e, se trovate in stato circolato, valgono pochi euro. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni davvero interessanti. Ad esempio, la 5 lire del 1954, nella sua variante con la firma dell’incisore più distante dal bordo, è considerata “non comune” e può raggiungere un valore di circa 25 euro se in perfetto stato di conservazione. Anche quella del 1955 ha un piccolo margine di valore superiore alla media, ma è nel 1956 che la situazione cambia radicalmente.

La moneta da 5 lire del 1956 è una delle più rare e ricercate. Ne furono coniati soltanto 400.000 esemplari, una quantità minima rispetto ad altre annate. Se sei tra i pochi fortunati a possederne una in condizioni perfette, potresti avere tra le mani un vero e proprio tesoro: il suo valore può arrivare anche a 3.500 euro. Perfino un esemplare in stato discreto può superare i 60 euro. Una cifra impensabile per una monetina che un tempo valeva poco più di un caffè.

Gli “errori di conio” possono fruttare molto

Esistono poi i cosiddetti “errori di conio”, che sono delle anomalie nella produzione delle monete. Alcuni di questi esemplari, come quelli del 1953 con dettagli fuori posto o rovesci stampati al contrario, sono diventati pezzi rarissimi. C’è chi è disposto a pagare anche migliaia di euro pur di aggiungerli alla propria collezione.

Se pensi di averne una, però, è importante controllare bene lo stato di conservazione. Le monete più preziose sono quelle in Fior di Conio, ossia perfette, mai circolate e prive di graffi o segni di usura.

Vecchie lire
Vecchie lire – pexels – salernosera

Pochi dettagli possono fare la differenza

Anche pochi dettagli possono fare la differenza tra una moneta da 3 euro e una da 3.000. Non bisogna nemmeno pulirle, perché una pulizia impropria può rovinare irrimediabilmente il valore.

Quindi, se hai ancora qualche vecchia 5 lire col delfino in casa, dai un’occhiata alla data. Potresti scoprire di avere, tra polvere e ricordi, una piccola fortuna.