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Bollette, non pagare nulla dopo il 1° Luglio | In Campania migliaia di famiglie festeggiano: basta mettere nero su bianco

Bollette aumento
Bollette: come funziona la prescrizione – pexels – salernosera

Buone notizie per tutti i cittadini: a partire dal 1° luglio 2025, scatta ufficialmente la prescrizione delle bollette non pagate.

In parole semplici, se hai ricevuto una bolletta di luce, gas, acqua o rifiuti e sono passati più di cinque anni senza che il fornitore ti abbia sollecitato in modo formale, non sei più obbligato a pagarla. Nessuna sorpresa, nessun recupero improvviso, nessuna minaccia legale: il debito, per la legge, non esiste più.

Questa novità rappresenta un vero e proprio scudo per i consumatori, soprattutto in un periodo in cui le famiglie faticano a far quadrare i conti. Ma facciamo un po’ di chiarezza. La prescrizione è un principio del diritto che serve a dare certezza ai rapporti giuridici: dopo un certo tempo, se un credito non viene fatto valere, si considera “prescritto”, cioè non più esigibile.

Per le bollette, il termine è di cinque anni. Se, ad esempio, hai ricevuto una fattura nel luglio 2020 e non l’hai pagata, dal 1° luglio 2025 quella bolletta non potrà più essere reclamata, a meno che tu non abbia nel frattempo riconosciuto il debito o ricevuto una diffida formale.

Sì, la prescrizione vale per tutte le forniture domestiche di luce, gas, acqua, teleriscaldamento e smaltimento rifiuti. Non si applica però a tasse e tributi comunali come l’IMU o la TARI, che seguono regole diverse. Inoltre, se il fornitore ha avviato un’azione legale entro i cinque anni, la prescrizione non si applica e il debito resta valido. Il punto centrale è che il tempo conta, ma anche le azioni che avvengono nel frattempo.

Una tutela importante

Per i consumatori, questa norma offre una tutela importante. Se ricevi una richiesta di pagamento per una bolletta vecchia, non devi farti prendere dal panico. Devi controllare la data della fattura e verificare se sono passati cinque anni. Se sì, e se nel frattempo non hai firmato nulla o fatto pagamenti parziali, puoi opporre la prescrizione.

È sufficiente inviare una raccomandata o una PEC al gestore, specificando che il debito è prescritto e non è più dovuto. Ma attenzione: se nel frattempo hai firmato una rateizzazione o hai pagato anche solo una parte dell’importo, è come se avessi riconosciuto il debito e quindi il termine di prescrizione ricomincia da zero. Per questo è fondamentale sapere esattamente cosa si è fatto, anche a distanza di anni.

Bollette
Bollette – pexels – salernosera

Ordine e tutela con la prescrizione

Le aziende fornitrici, da parte loro, dovranno fare i conti con questa nuova regola. Non sarà più possibile inviare richieste tardive, né contattare utenti per fatture ormai “scadute”. Dovranno tenere i propri archivi aggiornati e rispettare i tempi, gestendo le pratiche in modo più trasparente. Alla lunga, questa sarà un’opportunità anche per loro, perché eviteranno contestazioni e dispendiose battaglie legali.

In conclusione, la prescrizione delle bollette non pagate è una misura che porta ordine e tutela. Non significa che le bollette non vadano più pagate, ma che devono essere richieste entro un tempo ragionevole. Dopo cinque anni, se nessuno ha fatto nulla, il capitolo si chiude. Per i consumatori è un’occasione per difendere i propri diritti, ma anche un invito a essere attenti e informati. Conservare le bollette e i documenti è sempre una buona idea, perché a volte la memoria non basta.