Movimento 5 Stelle, addio alla regola del doppio mandato: strada sempre più spianata per Fico in Campania
Il quesito è stato approvato con un quorum del 51,8%. Si tratta di una decisione storica per il Movimento 5 Stelle e che apre a nuovi scenari
Svolta epocale all’interno del Movimento 5 Stelle. Il voto online dell’assemblea degli iscritti chiusosi pochi giorni fa ha lasciato in dote un’importante cambiamento. Come riporta il fattoquotidiano.it è stato infatti abolito il limite dei due mandati.
Dunque come già si vociferava da qualche tempo, i membri del partito momentaneamente usciti di scena possono rientrare attivamente. Il quesito sui mandati è stato approvato con ben 43.236 sì e con 8.196 no e con un quorum del 51,8%.
In ogni caso i mandati non potranno mai essere più di tre. Per raggiungerli di fatto ci sono diverse opzioni percorribili. Dunque una svolta epocale che soprattutto in Campania può aprire a dei nuovi scenari.
Prima di aprire questo discorso relativo alla nostra regione è bene comprendere le modalità tramite il quale sarà possibile intraprendere il secondo mandato. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
La regola dello “stop and go”
Il primo paletto a cui attenersi è quello dello “stop and go”. Gli esponenti del Movimento con due legislature alle spalle potranno tornare nuovamente a candidarsi, ma solo dopo averne saltata una. Rientrano in questa casistica il vicepresidente del Senato, Paolo Taverna e l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Dunque, tutto piuttosto chiaro, così come anche la questione dei parlamentari reduci da due mandati. Questi ultimi possono spostarsi invece sulla politica locale. Ad esempio possono partecipare alle corse per la presidenza di una Regione o candidarsi a sindaco di una città.
La “nuova” possibilità per Roberto Fico
Ed è qui che torna in auge il nome di Roberto Fico, ex presidente della Camera, che sembra essere sempre più vicino alla candidatura per la presidenza della Regione Campania. Il centrosinistra sembra essere propenso a proporre lui. Al contempo ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere, su tutti quelli relativi ai dubbi palesati da De Luca e Calenda.
Per poter davvero aprire al cosiddetto campo largo servirà però anche un po’ di unità di intenti e trovare una quadra. D’altronde Fico ha potenzialmente l’esperienza giusta per poter concorrere ad un ruolo così importante. Dunque vedremo se alla fine la scelta ricadrà su di lui anche per via di questa novità o se si opterà per qualche altra figura che riesca a creare consensi da tutte le parti in causa.