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Fatture false, la legge adesso “PREMIA” chi evade | Ora puoi uscirne pulito con questa semplice ricevuta

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L’emissione di fatture false è un reato punibile penalmente – pexels – salernosera

Fino a poco tempo fa, emettere fatture false era una delle cose più gravi che si potesse fare in ambito fiscale

Si finiva direttamente sotto processo penale, con la prospettiva concreta di una condanna. Ma qualcosa è cambiato, e lo ha fatto in modo sostanziale. Oggi, grazie a una serie di riforme e a come sono state interpretate dalla Cassazione, anche chi ha commesso questo tipo di reato può evitare il carcere, se decide di sistemare la sua situazione con il fisco.

Tutto parte da due interventi legislativi recenti. Il primo è il decreto legislativo 87 del 2024, che ha modificato profondamente le sanzioni tributarie. Il secondo è il cosiddetto “decreto Cartabia” (D.Lgs. 150/2022), che ha aperto la porta a un approccio più orientato alla riparazione che alla punizione. E proprio questi due strumenti stanno cambiando il modo in cui si affrontano i reati fiscali in tribunale.

Il cuore della questione è semplice: se hai emesso fatture false, ma prima della fine del processo (addirittura anche in corso d’opera) paghi quanto devi al fisco – magari anche in forma rateale – allora puoi ottenere dei benefici importanti. In certi casi, addirittura, puoi non essere punito affatto.

Sembra incredibile, ma è proprio quello che ha stabilito la Corte di Cassazione con una sentenza recente, la n. 19675 del 2025. In pratica, se saldi il tuo debito con il fisco e l’importo non è esagerato, il giudice può valutare che il tuo comportamento rientri in quelli di “particolare tenuità del fatto”, secondo l’articolo 131-bis del codice penale.

Un beneficio retroattivo

Quello che davvero sorprende è che questi benefici valgono anche in modo retroattivo. Cioè, non importa se il reato lo hai commesso nel 2022 o nel 2024: se oggi paghi quanto devi, puoi accedere a questi vantaggi. È una scelta chiara del legislatore, che punta a far rientrare nella legalità chi ha commesso irregolarità fiscali, magari per leggerezza o per difficoltà economiche.

E se il tuo caso è un po’ più serio e non puoi accedere alla “tenuità del fatto”? C’è comunque una via d’uscita: l’attenuante prevista dall’art. 13-bis del D.Lgs. 74/2000. Anche questa norma è stata aggiornata, e consente di ottenere una forte riduzione della pena se il pagamento avviene prima della fine del dibattimento di primo grado. E sì, anche questa possibilità vale retroattivamente.

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Non si finisce per forza in prigione se si emettono documenti fiscali falsi – pexels – salernosera

Emettere fatture false è sempre reato

Certo, resta chiaro che emettere fatture false è e resta un reato. Non è un comportamento da prendere alla leggera, e la legge non lo giustifica. Ma il messaggio che passa oggi è diverso: se sbagli e poi sistemi le cose, puoi essere trattato con maggiore clemenza.

Per alcuni questa nuova impostazione è un modo intelligente per incentivare i contribuenti a regolarizzarsi. Per altri, invece, rischia di diventare una scappatoia per chi ha commesso reati seri. Comunque la si pensi, è ormai evidente che la giustizia tributaria italiana sta cambiando rotta: meno carcere, più riparazione. E in questo nuovo scenario, pagare – anche tardi – può davvero fare la differenza.