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Assegno Unico GIUGNO 2025, migliaia di famiglie NON vedranno un euro | Tutti stanno facendo quest’errore assurdo

Madre con figlia
Una madre con la propria figlia – pixabay – salernosera.it

Un’importante vademecum sull’Assegno Unico di giugno 2025 onde evitare di commettere un errore tanto comune quanto assurdo.

Da diversi anni ormai, l’Italia ha introdotto l’Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli a carico, una misura fondamentale volta a semplificare e potenziare il sostegno economico alle famiglie. Ma cosa è esattamente l’AUU, a chi spetta e, soprattutto, chi ha diritto a ricevere gli arretrati?

Bisogna gioco-forza partire dal beneficio comune, ossia da nome dell’assegno, erogato dall’INPS a tutte le famiglie con figli a carico. Il suo nome “unico” deriva dal fatto che ha inglobato e sostituito diverse precedenti forme di sostegno: dagli assegni al nucleo familiare, passando per il bonus bebè, tanto per fare qualche esempio.

Il termine “universale” sottolinea che spetta a tutte le famiglie, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa, sebbene l’importo vari in base all’ISEE del nucleo familiare in questione.

L’obiettivo principale è quello di fornire un sostegno più equo e omogeneo, garantendo una maggiore progressività e, per la prima volta, estendendo il beneficio anche a categorie di lavoratori in precedenza escluse, come gli autonomi.

A chi spetta

L’Assegno Unico e Universale spetta per ogni figlio a carico, con alcune distinzioni in base all’età e alla condizione. Per i figli minorenni a carico parte dal settimo mese di gravidanza, per i maggiorenni la deadline è il 21esimo anno di età, a patto che il figlio o la figlia in questione frequenti un corso di formazione scolastica o professionale (un corso di laurea, compreso), svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale.

Capitolo requisiti: cittadinanza, residenza e soggiorno in Italia. Sono inclusi i cittadini dell’Unione Europea, gli stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale, i titolari di Carta Blu, i lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia (in forza di accordi bilaterali), anche i lavoratori autonomi con permesso specifico, e i familiari di cittadini UE.

Assegno unico
Assegno Unico, una manna dal cielo per i genitori – pixabay – salernosera.it

Cosa cambia

Chi presenta la nuova DSU (e quindi l’ISEE aggiornato) entro il 30 giugno 2025, ha diritto al ricalcolo retroattivo degli importi spettanti a partire da marzo 2025 e riceverà gli arretrati direttamente sul conto corrente.

Oltre tale termine (30 giugno), il beneficio decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della DSU e non si avrà più diritto al recupero degli arretrati relativi ai mesi precedenti (marzo, aprile, maggio e giugno). Per chi già percepisce l’Assegno unico e non ha avuto variazioni il pagamento verrà erogato a partire da venerdì 20 giugno 2025.