Assegno Unico GIUGNO 2025, migliaia di famiglie NON vedranno un euro | Tutti stanno facendo quest’errore assurdo

Un’importante vademecum sull’Assegno Unico di giugno 2025 onde evitare di commettere un errore tanto comune quanto assurdo.
Da diversi anni ormai, l’Italia ha introdotto l’Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli a carico, una misura fondamentale volta a semplificare e potenziare il sostegno economico alle famiglie. Ma cosa è esattamente l’AUU, a chi spetta e, soprattutto, chi ha diritto a ricevere gli arretrati?
Bisogna gioco-forza partire dal beneficio comune, ossia da nome dell’assegno, erogato dall’INPS a tutte le famiglie con figli a carico. Il suo nome “unico” deriva dal fatto che ha inglobato e sostituito diverse precedenti forme di sostegno: dagli assegni al nucleo familiare, passando per il bonus bebè, tanto per fare qualche esempio.
Il termine “universale” sottolinea che spetta a tutte le famiglie, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa, sebbene l’importo vari in base all’ISEE del nucleo familiare in questione.
L’obiettivo principale è quello di fornire un sostegno più equo e omogeneo, garantendo una maggiore progressività e, per la prima volta, estendendo il beneficio anche a categorie di lavoratori in precedenza escluse, come gli autonomi.
A chi spetta
L’Assegno Unico e Universale spetta per ogni figlio a carico, con alcune distinzioni in base all’età e alla condizione. Per i figli minorenni a carico parte dal settimo mese di gravidanza, per i maggiorenni la deadline è il 21esimo anno di età, a patto che il figlio o la figlia in questione frequenti un corso di formazione scolastica o professionale (un corso di laurea, compreso), svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale.
Capitolo requisiti: cittadinanza, residenza e soggiorno in Italia. Sono inclusi i cittadini dell’Unione Europea, gli stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale, i titolari di Carta Blu, i lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia (in forza di accordi bilaterali), anche i lavoratori autonomi con permesso specifico, e i familiari di cittadini UE.
Cosa cambia
Chi presenta la nuova DSU (e quindi l’ISEE aggiornato) entro il 30 giugno 2025, ha diritto al ricalcolo retroattivo degli importi spettanti a partire da marzo 2025 e riceverà gli arretrati direttamente sul conto corrente.
Oltre tale termine (30 giugno), il beneficio decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della DSU e non si avrà più diritto al recupero degli arretrati relativi ai mesi precedenti (marzo, aprile, maggio e giugno). Per chi già percepisce l’Assegno unico e non ha avuto variazioni il pagamento verrà erogato a partire da venerdì 20 giugno 2025.