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Campania, la regione dirama l’ordinanza: vietato lavorare nei cantieri e nei campi nelle ore più calde

Campi (Pixabay) - salernosera.it
Campi (Pixabay) – salernosera.it

Il provvedimento è stato firmato direttamente dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Ecco cosa prevede nello specifico

Il divieto di lavoro nei campi e nei cantieri nelle ore più calde della giornata è pronto a fare nuovamente capolino in Campania. Come si evince dalle notizie pubblicate da fanpage.it, la Regione ha deciso di proporre l’ordinanza anche quest’anno.

A firmare l’istanza è stato il presidente Vincenzo De Luca, che ha intenzione di tutelare coloro che operano in questi settori nella fase calda dell’anno in cui spesso diventa difficile poter lavorare.

Nello specifico non è consentito lavorare nei settori agricoli, edili e affini in condizioni di prolungata esposizione al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16:00. Dunque, tutto molto semplice, ragion per cui sono previste delle sanzioni importanti per i trasgressori.

D’altronde ne va del benessere fisico di coloro che prestano servizio. Queste condizioni infatti potrebbero avere delle ripercussioni pesanti sulla la loro salute e ciò non è di certo in linea con i parametri di lavoro moderni.

Le sanzioni per chi non rispetta l’ordinanza

L’inosservanza della disposizione è punita ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale. Questo sancisce che chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato all’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce reato con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro.

Dunque c’è poco da scherzare. La questione è seria e delicata e in un contesto come quello italiano dove spesso sono mancate le normative a tutela dei lavoratori, questo è un passo fondamentale per la regione.

Lavoro nei cantieri (Pexels) - salernosera.it
Lavoro nei cantieri (Pexels) – salernosera.it

Il caso del bracciante morto nel casertano

Basti pensare che nei giorni scorsi è venuto a mancare a San Felice a Cancello nella provincia di Caserta, un bracciante di 30 anni di origine moldava. La cause del suo decesso però sono ancora tutte da accertare. L’uomo è stato abbandonato all’esterno del Psaut della cittadina campana.

Una volta preso in carico dal personale sanitario è stato prontamente trasferito presso l’ospedale di Caserta, dove purtroppo è morto poco dopo. Vista la strana dinamica è stata aperta un’inchiesta e non è da escludere che possa essersi sentito male a causa delle alte temperature che si registrano nei campi in alcune ore del giorno. Insomma, il sospetto che sia una vittima del caporalato (e quindi senza un contratto regolare) al momento è elevato. Serviranno comunque delle prove per poter provare tutto ciò e rendere giustizia ad un ragazzo che è stato abbandonato al suo destino.