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Purtroppo è MORTA | Dramma a due passi da Salerno, la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere: lutto in città

Tristezza
Tristezza- Foto di Keenan Constance da Pexels-SalernoSera.it

Amarezza e rabbia si diffondono nel Salernitano: ecco un altro caso che fa riflettere sulle minacce rappresentate dal degrado ambientale e dai cambiamenti climatici in atto in tutto il mondo.

La Caretta caretta, o tartaruga marina comune, è la specie più diffusa nel Mediterraneo e una delle poche che nidifica regolarmente lungo le coste italiane meridionali dando vita ad un fenomeno atteso da molti.

Proprio tra maggio e agosto le femmine depongono le uova sulla sabbia: questo è un periodo particolarmente delicato per la sopravvivenza della specie più nota tra quelle diffuse lungo le coste della Penisola.

Il corpo senza vita di una tartaruga marina Caretta caretta è stato rinvenuto nel pomeriggio di ieri sull’arenile dello stabilimento “Bagni Savoia”, nella località Magazzeno di Pontecagnano Faiano, come riportato da SalernoToday.

Nonostante l’aumento dei nidi registrato negli ultimi anni, ogni episodio di morte di uno di questi bellissimi esemplari rappresenta un grave colpo alla biodiversità marina.

Tartaruga Caretta Caretta: rinvenuto esemplare morto sul litorale salernitano

Secondo i dati diffusi da enti ambientali, più dell’80% degli esemplari recuperati nel Mediterraneo ha ingerito plastica, mentre oltre 150.000 tartarughe vengono catturate accidentalmente ogni anno durante attività di pesca. In Italia si contano più di 24.000 casi annuali di bycatch. Il fenomeno interessa con particolare intensità le coste cilentane e salernitane: qui gli spiaggiamenti e i rinvenimenti purtroppo non sono rari.

A fare la macabra scoperta della tartaruga morta sono stati alcuni bagnanti. Questi hanno immediatamente allertato il personale dello stabilimento. I gestori, a loro volta, hanno informato le autorità competenti, come previsto in questi casi. La carcassa dell’esemplare, apparentemente adulto, è stata presa in carico per le dovute analisi. Resta da accertare con esami veterinari se il decesso sia stato causato da uno dei pericoli noti che minacciano la specie. Nell’elenco figurano ingestione di plastica, impatto con imbarcazioni o intrappolamento in attrezzi da pesca.

Tartarughe marine
Tartarughe marine- Foto di Gábor Balázs da Pexels-SalernoSera.it

Sopravvivenza della specie di tartarughe marine Caretta Caretta: quali sono le minacce

Le tartarughe marine, infatti, affrontano numerose insidie durante tutto il loro ciclo di vita. Le catture accidentali e l’inquinamento hanno reso sempre più difficile la sopravvivenza della specie. A complicare le cose ci pensano anche la perdita di habitat a causa dell’erosione costiera e l’intervento umano sulle spiagge. Anche i cambiamenti climatici hanno un impatto crescente: la temperatura del suolo influenza il sesso dei nascituri. Con l’aumento delle temperature medie, il numero di femmine supera di gran lunga quello dei maschi. In questo modo vengono alterati gli equilibri riproduttivi.

A tutto questo va aggiunto il fenomeno del cold stunning, una sorta di letargia causata dal freddo, che espone le tartarughe al rischio di spiaggiamento e morte. La morte dell’esemplare a Pontecagnano riporta l’attenzione sull’urgenza di maggiore tutela normativa e culturale. Solo così si potrà preservare una delle specie più antiche e affascinanti dei nostri mari.