Tumore alla prostata, in Campania circa 3mila nuove diagnosi all’anno: ecco dove e come curarsi

Ecco quali sono le nuove cure specializzate che stanno applicando nella nostra regione per poter curare questo genere di neoplasia
La lotta contro i tumori prosegue a spron battuto in Campania. Nello specifico per quanto riguarda quello alla prostata. Purtroppo come si evince dalle notizie riportate da salernotoday.it ogni anno sono circa 3mila le nuove diagnosi nel nostro territorio.
Per effetto di ciò sono al vaglio delle nuove tecniche per curare questi mali. Soprattutto quando sono in stadio avanzato e quindi più difficili da trattare. D’altronde al contrario di quanto spesso si pensa abbiamo alcuni centri specializzati piuttosto importanti.
Una delle novità di maggior rilievo è che la Campania ha reso disponibili attraverso il Servizio Sanitario Regionale la prima terapia con radioligandi. Questa combina la medicina nucleare con l’oncologia di precisione.
L’obiettivo di questa tecnica è dare una nuova opportunità ai pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mPRPC) positivi all’imaging con PET/TC-PSMA che hanno già ricevuto dei trattamenti.
Le nuove cure per il tumore alla prostata
A parlare di questa interessante metodologia ci ha pensato il dottor Sandro Pignata Oncologo medico all’Istituto Pascale di Napoli e responsabile scientifico della Rete Oncologica Campana: “Stiamo parlando di un trattamento mirato che può essere somministrato in presenza di specifiche condizioni e in ospedali che abbiano i requisiti e le medicine nucleari necessari per erogarla”.
Gli fa eco Maria Luisa De Rimini direttore dell’UOC Medicina Nucleare dell’AORN – Ospedale dei Colli di Napoli e presidente dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare Imaging Molecolare e Terapia (AIMN). La dottoressa ha spiegato che con questo approccio si integra la diagnosi con la cura. Inoltre si possono localizzare con precisione le cellule tumorali. Così si può rendere il trattamento più mirato e quindi in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La Campania tra le regioni pioniere
In generale comunque la Campania può vantarsi di essere la prima regione italiana a garantire l’accesso regionale alla prima terapia con radioligandi per il tumore alla prostata in stato avanzato. Il che di questi tempi non è propriamente un piccolo particolare.
Chiaramente tutto ciò è possibile soprattutto grazie alla solida rete oncologica campana, composta da cinque Centri specializzati, ovvero l’AOU Federico II, AORN Colli, ORN Cardarelli, ASL NA1 Centro, PO Ospedale del Mare e IRCSS – Fondazione Pascale. Questi sono autorizzati alla presa in carico dei pazienti tramite team multidisciplinari che valutano accuratamente ogni singolo caso.