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Rifiuti, parte la stretta in Campania | Fioccano sanzioni da 500 euro nei condomini: tutta colpa di questo bidone

Rifiuti
Rifiuti, le tasse le devono pagare tutti – pexels – salernosera

È presente in tutte le cucine, usata praticamente ogni giorno per cuocere pizze, biscotti e arrosti: stiamo parlando della carta forno. Un oggetto comunissimo, ma su cui aleggia un grande dubbio – dove si butta dopo l’uso?

La risposta potrebbe sembrare banale, eppure è una delle domande che genera più errori nella raccolta differenziata. In molti pensano che, essendo apparentemente fatta di carta, vada semplicemente nel bidone della raccolta carta.

Ma la realtà è molto diversa. La maggior parte della carta forno in commercio non è affatto riciclabile.

Il motivo? Per resistere alle alte temperature e mantenere l’effetto antiaderente, la carta forno viene trattata con sostanze come silicone o altri agenti impermeabilizzanti. Questo significa che non è una normale carta, e non può essere riciclata insieme a giornali, scatole o volantini.

E se, come spesso accade, è anche sporca di grasso o residui di cibo, la situazione peggiora ulteriormente: va gettata nel secco indifferenziato.

C’è chi spera di inventare la carta forno compostabile

Sembra una questione che riguardi solo alcune zone, come la Campania – dove recentemente si è parlato di multe per chi sbaglia a gettare la carta forno – ma in realtà la normativa sul corretto conferimento dei rifiuti è valida in tutta Italia. In molte città, infatti, sbagliare il cassonetto per questo tipo di rifiuto può costare caro: le sanzioni variano dai 50 fino ai 500 euro. Una cifra non da poco, soprattutto per un errore che nasce, il più delle volte, da semplice disinformazione.

Eppure, una soluzione esiste. Alcune aziende stanno lanciando sul mercato carta forno compostabile, realizzata con materiali completamente biodegradabili. Queste varianti – spesso marroncine e non trattate chimicamente – possono essere smaltite nell’umido, ma solo se sull’etichetta è chiaramente scritto “compostabile”. In caso di dubbi, la regola d’oro è una sola: meglio buttarla nell’indifferenziato piuttosto che rischiare di contaminare la raccolta carta o organico.

Raccolta differenziata
Raccolta differenziata, ancora molta l’incertezza – pexels – salernosera

Troppe incertezze su come fare la differenziata

La vicenda della carta forno è solo un esempio tra tanti: ci mostra come, anche con oggetti che usiamo ogni giorno, ci siano ancora troppe incertezze. E ci ricorda quanto sia importante informarsi bene su come smaltire correttamente i rifiuti, perché piccoli gesti – come scegliere il bidone giusto – possono fare la differenza per l’ambiente, e anche per il nostro portafogli.

In conclusione, la prossima volta che usi la carta forno per cucinare, fermati un secondo prima di buttarla. Guarda se è compostabile. Se non lo è, il bidone giusto è quello del secco indifferenziato. Un piccolo gesto di attenzione che può evitarci brutte sorprese… e qualche multa inaspettata.