ULTIM’ORA – Caserta scopre la sua PICCOLA SICILIA | Non c’è il mare ma tante cose buone da mangiare, in primis il babà

Due città dal passato difficile e dal presente coraggioso hanno scritto una nuova pagina della loro storia con un gemellaggio che ha un significato fortemente simbolico.
Questo patto, siglato dai sindaci Ottavio Corvino per Casal di Principe e Walter Rà per Corleone, non è solo un atto formale tra due amministrazioni comunali, ma un vero e proprio manifesto di impegno comune verso la legalità, la cultura, la memoria e il riscatto sociale.
Entrambe le città, per decenni, sono state tristemente associate ai fenomeni mafiosi: Casal di Principe con la camorra casalese e Corleone con Cosa Nostra. Tuttavia, oggi rappresentano due esempi virtuosi di rigenerazione civica e culturale, due comunità che hanno deciso di voltare pagina, investendo su cultura, trasparenza, educazione e partecipazione dei cittadini. Il gemellaggio nasce proprio da questa comunanza di intenti: superare lo stigma e trasformare un’eredità dolorosa in un percorso condiviso di rinascita.
Le celebrazioni ufficiali del gemellaggio si sono svolte nella sala consiliare di Casal di Principe, intitolata a don Giuseppe Diana, il sacerdote assassinato dalla camorra nel 1994 perché aveva osato opporsi apertamente al potere criminale. La scelta di questo luogo non è stata casuale: rappresenta un tributo alla memoria e una riaffermazione dell’impegno contro ogni forma di mafia.
Durante l’incontro, le delegazioni hanno visitato beni confiscati alla criminalità organizzata e oggi restituiti alla collettività, come simbolo tangibile del cambiamento in atto.
Collaborazioni previste in molti campi
Il protocollo d’intesa tra le due amministrazioni prevede collaborazioni nei settori della cultura, del turismo, dello sviluppo sostenibile, dell’educazione alla legalità e della gestione partecipata dei beni comuni. Sono in programma scambi scolastici, eventi culturali congiunti, percorsi di memoria condivisi e progetti che coinvolgano le nuove generazioni nella costruzione di una cittadinanza consapevole e attiva.
Uno degli obiettivi principali del gemellaggio è anche quello di ridare significato ai termini “casalese” e “corleonese”, troppo a lungo associati esclusivamente alla criminalità. L’idea è di trasformarli in simboli positivi, identificativi di due comunità che hanno avuto il coraggio di ribellarsi, di scegliere il cambiamento e di affrontare, con determinazione, il proprio passato.
Un messaggio potente
Il gemellaggio tra Casal di Principe e Corleone è un messaggio potente, un invito a credere nella possibilità di un futuro diverso, fondato sulla cooperazione, sulla solidarietà e sulla memoria attiva. È una sfida lanciata anche ad altre realtà italiane ed europee: quella di riconoscere il valore della resistenza civile e di investire nella cultura come strumento di riscatto.
In questo senso, il patto tra le due città va oltre i confini geografici: è un modello, un simbolo, una speranza concreta per tutti i territori che vogliono uscire dall’ombra per rientrare nella luce della legalità e del bene comune.