A non molta distanza da Benevento si erge la SEGOVIA DELLA CAMPANIA | I ponti e le colline sono identici alla sorella spagnola

Quando si parla di storia, spesso si pensa ai grandi eventi, ai monumenti celebri, alle città che appaiono su tutte le guide turistiche.
Eppure, ci sono luoghi più piccoli, magari meno noti, che sanno raccontare con la stessa intensità le vicende dell’umanità. Uno di questi è Arpaia, un piccolo comune in provincia di Benevento, in Campania, che sorprende per la sua ricchezza storica e il suo profondo legame con la geografia del territorio.
In un certo senso, Arpaia può ricordare Segovia, la splendida città spagnola conosciuta per il suo acquedotto romano e l’Alcázar: entrambe mostrano come la storia e il paesaggio si intreccino e si influenzino a vicenda, creando un connubio affascinante.
Arpaia sorge in una posizione strategica, incastonata tra i monti Tairano e Paraturo, lungo l’antica Via Appia, una delle arterie principali dell’Impero Romano. È proprio questa posizione a rendere Arpaia un crocevia naturale, un luogo di passaggio e di difesa, come dimostrano le tracce lasciate dalle civiltà che vi sono passate: i Romani, prima, e i Longobardi, poi.
Ancora oggi, passeggiando tra le strade del paese, si possono vedere i resti delle mura medievali e le vestigia di antichi insediamenti, a dimostrazione del ruolo che questo borgo ha avuto nei secoli. Qui, la leggenda delle Forche Caudine – la celebre sconfitta dell’esercito romano ad opera dei Sanniti – trova una delle sue possibili ambientazioni: una gola tra le colline che, per conformazione, si prestava perfettamente a un’imboscata.
Una perla della Spagna
Dall’altra parte, in Spagna, Segovia è ben più conosciuta. Il suo monumento più celebre, l’imponente acquedotto romano, non è solo un’opera di ingegneria straordinaria, ma anche il simbolo stesso di come i Romani seppero dominare e utilizzare il paesaggio a loro favore.
Gli archi in pietra, ancora oggi perfettamente conservati, attraversano la città e raccontano secoli di storia in silenzio. E poi c’è l’Alcázar, il castello arroccato su uno sperone roccioso, che domina la valle sottostante come una sentinella del tempo. Qui il Medioevo si respira in ogni pietra, e il paesaggio circostante fa da cornice perfetta a questa narrazione.
Un angolo nascosto che aspetta di essere scoperto
Se Segovia è una cartolina famosa, Arpaia è un angolo nascosto che aspetta solo di essere scoperto. Ma entrambe le località, seppur con visibilità e fama diverse, testimoniano quanto la storia sia plasmata dalla geografia, e viceversa. Le colline, i ponti, le antiche vie romane, i ruderi, sono tracce materiali che parlano di strategie militari, di commerci, di civiltà che si sono adattate al territorio e lo hanno trasformato.
Arpaia non ha forse monumenti spettacolari come Segovia, ma ha il fascino intimo delle terre vissute, dove ogni pietra racconta qualcosa. E forse è proprio questo che le accomuna: il modo in cui il tempo e lo spazio si fondono, dando vita a luoghi che, anche in silenzio, sanno raccontare grandi storie.