Salernitana, senti Montervino: “La vera protesta è riempire l’Arechi nella sfida playout”

L’ex calciatore granata Francesco Montervino ha detto la sua in merito alla situazione venutasi a creare dopo il caso Brescia
I giorni passano e il destino della Salernitana resta un rebus ancora senza soluzione. In attesa di notizie da parte della giustizia sportiva in merito alle presunte irregolarità commesse dal Brescia, la squadra sta lavorando per farsi trovare pronta in vista del playout di giugno.
La società e i tifosi sono in fermento e stanno manifestando tutto il loro dissenso in merito a questa situazione che potrebbe recare enormi danni alla società, soprattutto se lo spareggio dovesse andar male.
In tutto ciò c’è chi predica calma, come il grande ex Francesco Montervino che ha indossato la maglia granata dal 2009 al 2014. Annate decisamente buie per la Bersagliera che è dovuta ripartire addirittura dalla Serie D.
L’ex centrocampista ha partecipato alla risalita fino alla Lega Pro prima divisione (ex C1 che in quelle stagioni era stata ribattezzata con questa denominazione). Insomma, ha conosciuto Salerno in tutte le sue sfaccettature.
L’impatto di questa situazione sui calciatori
In un’intervista rilasciata a tuttosalernitana.com ha toccato diversi punti tra cui quello di questa situazione a dir poco snervante. Montervino ovviamente ha subito spezzato una lancia in favore della categoria di cui ha fatto parte per anni.
“I calciatori si stanno allenando senza conoscere date, orari e avversari – ha esordito l’ex calciatore del Napoli – Gli vengono annullate le partite 24 ore prima della disputa e poi saranno i primi colpevoli se dovessero retrocedere. Vi sembra giusto? Ma di cosa stiamo parlando?”.
Montervino: “Portare 30mila spettatori all’Arechi è il miglior modo di reagire…”
Poi si è lasciato ad un suggerimento piuttosto importante per i tifosi della Salernitana: “Se davvero pensano di aver subito un torto, il modo migliore per dare una risposta alla Lega e alla Federazione è portare 30mila persone all’Arechi, tifare come Salerno sa fare nei momenti determinanti e spingere la squadra alla salvezza in 30mila. Sarebbe una enorme soddisfazione”.
Successivamente ha parlato della possibilità che anche lui possa presenziare all’importante sfida salvezza e ha svelato che una delle sue figlie è tifosa della Salernitana e che un’altra è una forte simpatizzante. D’altronde anche per lui è stata una parte importante di vita a cui si sente ancora molto legato. Proprio per questo si augura che alla fine la squadra di Marino possa festeggiare la permanenza in Serie B.