Coldiretti Campania contro la frutta e verdura proveniente dall’Africa: blitz al porto di Salerno

L’iniziativa è stata intrapresa per tutelare le aziende agricole locali e per evitare che arrivino prodotti esteri spacciati poi per italiani
La Coldiretti Campania non ci sta e ha deciso di compiere un gesto piuttosto eclatante. Come riporta salernonotizie.it alcuni esponenti dell’associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana hanno architettato un vero e proprio blitz nei confronti di una nave proveniente dall’Africa.
L’obiettivo era quello di far chiarezza sull’enorme quantitativo di uva e verdura fresco importato nel nostro paese. Il tutto è avvenuto nelle acque del porto di Salerno al fine di tutelare le aziende agricole locali.
Una presa di posizione volta a garantire la reciprocità delle regole di mercato, la trasparenza dell’etichetta e il prezzo giusto. Per questo l’iniziativa è stata accompagnata dallo slogan “Senza reciprocità qui non si passa!”.
A detta degli attivisti troppe volte in passato questi prodotti esteri una volta giunti sul suolo italiano sono stati spacciati come nostrani e venduti a prezzi stracciati. Ciò di fatto ha consentito ai venditori di sbaragliare la concorrenza.
Le continue importazioni dall’Africa
Andando nel dettaglio nel 2024 sono arrivati 3,5 milioni di chili di uva da tavola africana. In pratica quasi un chicco su dieci del totale importato dall’Italia con un aumento del 28% rispetto all’anno precedente.
I paesi di provenienza sono stati per lo più Egitto e Sudafrica. Sempre nel medesimo anno solare le importazioni di ortofrutta fresca hanno superato la soglia dei 5 miliardi di chili mentre le esportazioni sono arrivate a 3,9 miliardi di chili.
Le testimonianze degli esponenti di Coldiretti Campania
Sulla questione sono intervenuti anche alcuni rappresentati di Coldiretti Campania tra cui il direttore Salvatore Loffreda, che di fatto ha ribadito il concetto che ha portato alla mobilitazione: “Noi non siamo di certo contrari all’importazione di questi prodotti, ma vogliamo essere certi che anche l’uva e la lattuga che arrivano da Paesi lontani siano prodotti seguendo le stesse regole di sicurezza e senza l’uso di sostanze proibite in Italia”.
Gli fa eco il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli: “L’ingresso di un prodotto proveniente dall’estero incide anche sul costo di quello di nostra produzione. Un tempo questo avveniva con il grano, si anticipava la stagione per introdurlo sul mercato ad un prezzo più basso in modo da costringere i produttori italiani ad adeguarsi nel momento di collocarlo”. Insomma, una situazione delicata, che però dalle nostre parti non vogliono più far lievitare come un tempo.