Salerno, vietato l’ingresso ai cani nella chiesa dei Cappuccini: scatta la protesta dei proprietari

L’avviso è stato affisso sulla bacheca parrocchiale della chiesa dell’Immacolata, in piazza San Francesco. La reazione dei fedeli
Le polemiche nella società odierna sono all’ordine del giorno. Di fatto ci si indigna per qualsiasi cosa e la possibilità di poter amplificare il tutto tramite i social rende il tutto ancor più altisonante.
Nel caso che stiamo per andare a trattare di certo ci sono dei particolari che fanno un attimino storcere il naso. Siamo a Salerno, nella fattispecie nelle chiesa dell’Immacolata sita in piazza San Francesco.
Come riporta salernotoday.it nella bacheca parrocchiale è stato affisso un cartello “Vietato l’ingresso ai cani…a causa di alcuni padroni”. Probabilmente quest’ultimo appunto ha fatto storcere ancor di più il naso ai frequentatori della chiesa.
Che si tratti di un riferimento specifico o di una postilla dovuta al fatto di non riuscire a tenere a bada i propri amici a quattro zampe? Non è lecito saperlo, fatto sta che questa decisione ha fatto arrabbiare molti cittadini del circondario.
Le polemiche da parte dei frequentatori della parrocchia
Tra chi non sa a chi lasciare il proprio cane per recarsi alle in chiesa per le celebrazioni religiose e chi cita il concetto di parrocchia inclusiva esternato negli anni da Papa Francesco sono molteplici le modalità di protesta.
Fatto sta che a rimetterci sono delle creature di Dio, che in molti casi non recano alcun tipo di fastidio anche in luoghi affollati come potrebbe essere una chiesa durante lo svolgimento della messa domenicale.
Cercasi altre chiese da frequentare
Un anziano del quartiere ha proposto una soluzione che in apparenza sembra di gran lunga più meritocratica: “Sarebbe stato più opportuno precisare che in caso i cani in chiesa arrecassero fastidio sarebbero stati allontanati. Perché punire tutti per colpa di pochi presunti maleducati?”. Un punto di vista sicuramente più coerente, visto che com’è giusto che sia chi va in chiesa deve avere l’opportunità di ascoltare le parole del sacerdote in un clima di assoluta serenità.
In questo modo si raggira il problema alla radice, ma se ne crea un altro. Infatti molti parrocchiani stanno emigrando verso altre chiese dove i loro amichetti possono entrare senza alcun problema. Ciò però rischia di svuotare una parrocchia importante della zona e di allontanare delle persone che per anni l’hanno sempre frequentata. Trovare un punto di incontro potrebbe essere di gran lunga più propizio.