Tra verde e pietra si presenta a due passi da Salerno un VILLAGGIO GRECO | Di animatori nemmeno l’ombra, di buon cibo si

Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, c’è un piccolo gioiello della provincia di Salerno.
Un borgo immerso tra colline ricoperte di ulivi secolari, dove la natura sembra ancora dettare i ritmi della vita quotidiana. Con poco più di duemila abitanti, questo paese mantiene intatto il suo fascino antico e racconta una storia che affonda le radici nel Medioevo.
Le origini di Torre Orsaia risalgono all’XI secolo, quando le coste del Cilento erano spesso bersaglio di incursioni saracene e la malaria rendeva insalubri le zone marine. Fu così che le popolazioni si spostarono verso l’interno, alla ricerca di luoghi più sicuri.
È proprio in questo contesto che nacque “Turris Ursajae”, un piccolo insediamento che nel 1301 diventò sede estiva del vescovo di Policastro, grazie all’iniziativa del vescovo Pagano. Quest’ultimo, per incentivare la crescita del borgo, offrì terre e benefici a chi avesse deciso di stabilirsi nei pressi del palazzo vescovile. Fu così che la comunità prese forma e cominciò a crescere.
Un’altra perla storica di Torre Orsaia è la sua frazione, Castel Ruggero. Fondata intorno al 1150 come accampamento militare da Ruggero II, divenne nei secoli un centro autonomo con il nome di Castra Roggerii. Per un certo periodo, precisamente dal 1811 al 1929, Castel Ruggero fu anche un comune indipendente, prima di essere annesso nuovamente a Torre Orsaia.
La bellezza architettonica del centro storico
Passeggiando nel centro storico, si è subito colpiti dalla bellezza semplice e autentica delle sue architetture. Le fontane in pietra, come quella “dell’Olmo” e quella “della Scalitta”, raccontano di un’arte artigiana antica, tramandata di generazione in generazione. E poi c’è lo stemma comunale, che raffigura due orsi che si affrontano ai lati di una torre, sormontata da un’immagine della Madonna col Bambino: un simbolo forte, che unisce identità e fede.
Dal punto di vista dei collegamenti, Torre Orsaia gode di una posizione abbastanza comoda. È attraversata dalla Strada Statale 18 Tirrena Inferiore e dalla Bussentina, che collegano agevolmente il paese alle località costiere e interne del Cilento. Inoltre, nella frazione di Calleo si trova la stazione ferroviaria lungo la linea Napoli-Salerno-Reggio Calabria, che rende facilmente raggiungibile il borgo anche in treno.
Uno spirito intriso di tradizioni
Ma ciò che rende davvero speciale Torre Orsaia è il suo spirito. Qui le tradizioni non sono solo ricordi, ma parte viva del presente. Le feste religiose, il dialetto cilentano parlato ancora con orgoglio dagli abitanti – conosciuto come “la Turri” – e l’accoglienza calorosa delle persone, rendono questo luogo unico.
In definitiva, Torre Orsaia è un angolo d’Italia dove storia, cultura e natura convivono in perfetta armonia. Un paese che merita di essere scoperto, non solo per ciò che offre agli occhi, ma anche per ciò che lascia nel cuore.