Salerno, pronto soccorso del Ruggi sempre più in emergenza: ecco la situazione

La crisi del pronto soccorso del nosocomio salernitano che sta tenendo banco da mesi sembra non arrivare mai alla conclusione
La sanità in Campania ormai da tempo è alle prese con delle problematiche più o meno serie. Tra liste d’attesa lunghissime e strutture non sempre all’altezza capita spesso che molti residenti decidano di recarsi altrove.
All’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno però il quadro è ancor più drammatico e di fatto è stato raggiunto il punto di non ritorno. Non si tratta di una novità, ma di fatto anziché andare verso dei miglioramenti si va sempre peggio.
Nello specifico è il pronto soccorso della struttura salernitana ad essere andata in affanno, ma vista l’ingente mole di pazienti che quotidianamente si recano lì non potrebbe essere diversamente.
Come si evince dagli ultimi sviluppi riportati da salernonotizie.it l’area d’emergenza del presidio sanitario di Via San Leonardo è in costante sofferenza. Ciò a causa di diverse motivazioni, che messe insieme hanno creato un tunnel senza via d’uscita.
Gli ultimi sviluppi di una situazione senza fine
Tra casi più o meno presunti di malasanità, difficoltà d’accesso all’assistenza, file d’ambulanze che spesso creano ingorghi all’ingresso è facile intuire il perché dell’affanno del pronto soccorso dell’ospedale cardine della città.
Andando nel dettaglio dei numeri, nel 2024 sono stati registrati più di 77mila accessi al pronto soccorso. La media è praticamente di 1 paziente ogni 6 minuti. Davvero tantissimo se si considera che il personale non è così folto.
Cosa è accaduto nei mesi scorsi al Ruggi
E proprio in merito a questo aspetto è doveroso fare delle precisazioni. Infatti gli operatori sanitari non possono far fronte a così tanti pazienti nello stesso tempo. Non essendoci un ricambio adeguato diventa impossibile fare di più e soprattutto prestare la dovuta assistenza a tutti. Ciò si traduce in degenze lunghissime al pronto soccorso e spesso in condizioni per niente consone a quelle che dovrebbero essere in un ospedale.
Al momento nemmeno l’intervento dei sindacati è riuscito a smuovere più di tanto lo stato delle cose. Se poi si aggiungono anche i casi non urgenti e i ricoveri non appropriati allora ecco che si genera quel caos da cui diventa estremamente difficile evadere. Con l’arrivo dell’estate non sembrano esserci spiragli positivi, anzi, di fatto visto che in città e nelle località limitrofe ci saranno molti turisti potrebbero esserci anche ulteriori sviluppi negativi. L’auspicio naturalmente è che non sia così.