Adesso tutti la chiamano la piccola CALIFORNIA di Salerno | Pare proprio di essere negli States, preparate costumi e surf

La Costiera Amalfitana svela la sua anima più selvaggia: ecco dove trovare un’oasi incontaminata tra rocce, cascate e natura primordiale che sembra uscita da un documentario su Yosemite.
Tutti conoscono la bellezza paradisiaca della Costiera Amalfitana caratterizzata da scenari mozzafiato e paesini che si stagliano a picco sull’orizzonte dove il sole bacia il mare.
Non tutti sanno, però, che esiste una parte più selvaggia di queste località, in cui il paesaggio marino lascia spazio alla natura incontaminata, colta nella sua essenza più pura.
La Valle delle Ferriere è oggi soprannominata “la piccola California di Salerno”: qui, tra pareti scoscese, cascate impetuose e una vegetazione sorprendentemente rigogliosa, sembra davvero di trovarsi in un angolo della Yosemite Valley.
Il confronto non si attua solo sul piano estetico. Proprio come nel celebre parco americano, anche in questa riserva naturale si respira un equilibrio perfetto tra storia, biodiversità e paesaggi mozzafiato.
Valle delle Ferriere: bellezze naturalistiche e percorsi di trekking
Protetta dai monti di Scala, che impediscono l’ingresso dei venti freddi, la valle delle Ferriere gode di un microclima unico, fresco e umido tutto l’anno. Questa condizione ideale che ha permesso la sopravvivenza di rarità botaniche come la Woodwardia radicans, una felce preistorica risalente all’era glaciale. Passeggiando lungo i sentieri, capita di imbattersi in esemplari di Pinguicola hirtiflora, una pianta carnivora endemica, o nella particolare salamandra “con gli occhiali”, simbolo della riserva.
Per chi ama il trekking, questa è una meta obbligata. Ci sono due percorsi principali: il sentiero n. 325, che parte da Piazza Flavio Gioia ad Amalfi e si percorre in circa un’ora e mezza, e il sentiero n. 323°, più lungo e impegnativo, con partenza dal borgo di Pontone e durata stimata di tre ore. In entrambi i casi, si cammina tra limoneti, vigneti e vecchie mulattiere, con il Torrente Canneto che accompagna i visitatori fino ai ruderi delle ferriere medievali, testimoni del glorioso passato della Repubblica Amalfitana. Qui si forgiavano chiodi per le navi, fondamentali per il commercio marittimo. In fondo alla valle, si raggiungono anche le vecchie cartiere che un tempo producevano la celebre Carta di Amalfi, ancora oggi realizzata con tecniche tradizionali nella Cartiera Amatruda.
Come arrivare alla Valle delle Ferriere: diverse alternative di percorso
Si può accedere alla riserva da diversi punti, come riportato da AliCost. L’itinerario di San Lazzaro, nel comune di Agerola, è tra i più panoramici: attraversa il Monte Murillo e si inoltra in una fitta vegetazione fino all’ingresso ufficiale della riserva. In alternativa, si può partire a piedi direttamente dal centro di Amalfi.
Per chi arriva da Pontone, è sufficiente prendere uno degli autobus che collegano la località ad Amalfi e Ravello. Da lì, si segue la mulattiera, si superano scale e archi in pietra, seguendo le mappe dei sentieri, scaricabili dal sito del CAI dei Monti Lattari.