Acqua minerale, 12 su 15 bottiglie contaminate | Pensavi di idratarti e invece ti stavi avvelenando
12 bottiglie su 15 di acqua minerale sono contaminate. Invece di riuscire a idratarti finisci per avvelenarti, un vero scandalo.
L’acqua minerale è uno dei beni di prima necessità di cui si ha bisogno. Ogni giorno sono migliaia le bottiglie d’acqua che vengono acquistate, che siano esse naturali o frizzanti poco importa.
Ognuno di noi si compone per l’80% di acqua, quindi sembra semplice comprendere che non se ne può certo fare a meno. Ma come se non fosse sufficiente l’aumento dei prezzi a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, un altro problema è in un allarme lanciato.
Insomma, si teme di essere avvelenati da uno di quei prodotti che sembrano essere i più innocui in maniera assoluta. I numerosi spot pubblicitari ci fanno dimenticare del possibile rischio che si corre, ecco allora cosa occorre sapere a riguardo.
E se la semplice acqua diventasse veramente molto pericolosa?
L’acqua “naturale” che arriva da un ambiente contaminato
L’acqua riesce a creare l’illusione di qualcosa che sia puro, dove non viene nascosto assolutamente nulla, ma purtroppo occorre fare i conti con un quadro soprattutto ambientale che risulta essere particolarmente compromesso. Fiumi, laghi e falde acquifere sono sempre più esposte a inquinanti invisibili, che arrivano da attività sia agricole che industriali altamente inquinanti. Una delle sostanze più diffuse sono i cosiddetti PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche), noti per la loro persistenza nell’ambiente e per la loro capacità di infiltrarsi nei cicli idrici, oltre che per il loro essere potenzialmente dannosi.
Interessante il test condotto in Svizzera che ha messo sotto la lente di ingrandimento ben 15 acqua minerali naturali, di cui 12 sarebbero risultate contaminate. Si tratta di acque molto note sul mercato italiano, che hanno mandato letteralmente in paranoia i cittadini. Un rischio reale che si realizza sia per quello che riguarda le bottiglie che l’acqua del rubinetto.
Cosa contengono davvero le bottiglie che bevi ogni giorno
Quindi il maggiore contaminante è il TFA, un sottoprodotto dei PFAS che finisce nelle falde acquifere. Si tratta di una sostanza chimica che spesso i normali sistemi di filtrazione non sono in grado di eliminare e occorrono importanti investimenti su quella che è nota come osmosi inversa. A questa specifica sostanza si aggiungono poi i pesticidi dell’agricoltura che arrivano alle sorgenti e che anche se sempre sotto il limite di legge sono comunque presenti in molti dei prodotti che acquistiamo.
Gli effetti a lungo termine dell’assunzione di piccole dosi di più contaminanti non sono ancora stati studiati in modo approfondito. Si parla spesso di “effetto cocktail”, ovvero la possibilità di avere un effetto negativo. Si chiede quindi trasparenza alle aziende che non dovrebbero vendere prodotti rischiosi per il consumatore.