Oggi è chiamato il PAESE DEGLI EREMITI ed è poco distante da Caserta | Posto perfetto per chi odia il caos

Nel cuore dei Monti Tifatini sorge un luogo capace di lasciare il segno: l’Eremo di San Vitaliano.
Siamo a Casola di Caserta, una frazione collinare che conserva ancora intatto il fascino dei piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato.
Chi arriva fin qui lo fa spesso per caso, o magari attratto dal desiderio di scoprire qualcosa di autentico, lontano dai circuiti turistici più battuti. E quello che trova, quasi sempre, va oltre le aspettative: un piccolo eremo immerso nel verde, custode di una storia millenaria e di un’atmosfera che sa di silenzio, spiritualità e raccoglimento.
La tradizione vuole che sia stato proprio San Vitaliano, vescovo di Capua nell’VIII secolo, a scegliere questo angolo appartato – chiamato allora Miliarum – per ritirarsi in preghiera e meditazione. Qui avrebbe compiuto anche alcuni miracoli, che contribuirono a rendere il luogo sacro e a farne una meta di pellegrinaggio. Le prime tracce documentate dell’eremo risalgono al 1113, ma la sua origine potrebbe essere ben più antica.
Passeggiare tra le sue mura è come fare un viaggio nel tempo. Nonostante i secoli e le inevitabili modifiche, l’ultimo restauro, completato nel 2001, ha cercato di restituire all’edificio l’aspetto semplice e lineare dell’architettura medievale. La copertura a capriata e la pietra viva conferiscono al luogo un senso di autenticità raro. Qui, tra i suoni della natura e la luce che filtra dalle aperture, si respira ancora la pace dei tempi passati.
L’eremo, non solo memoria
Ma l’eremo non è solo memoria. Oggi è anche un centro vivo, aperto alla comunità. Ospita eventi religiosi e culturali come la Settimana Biblica Nazionale, incontri di Lectio Divina e perfino iniziative artistiche.
Chi vi partecipa non cerca solo un momento di fede, ma anche un’occasione per rallentare, riflettere, riscoprire una dimensione più umana della vita.
Casola accoglie i visitatori
A pochi passi dall’eremo, il piccolo centro di Casola accoglie i visitatori con la sua semplicità. Il nome, che deriva dal latino “Casula”, cioè piccola casa, dice già molto di sé. Con le sue viuzze, la chiesa di San Marco Evangelista – consacrata nel lontano 1220 – e un maestoso tiglio plurisecolare considerato albero monumentale, Casola è il classico esempio di borgo campano in cui la storia si intreccia con la quotidianità.
In un mondo che corre veloce, luoghi come questo invitano a rallentare. A fermarsi. A guardare oltre la superficie. L’Eremo di San Vitaliano e Casola di Caserta non sono solo una destinazione: sono un’esperienza. Un incontro tra fede, natura e bellezza nascosta, che sa toccare il cuore anche di chi non se l’aspettava.