Tari 2025: chi beneficia dell’esenzione e come si ottiene
Tutto quello che c’è da sapere sulle esenzioni e agevolazioni Tari per il 2025: chi può richiederle e come fare domanda.
Anche per il 2025 torna uno dei temi più discussi quando si parla di tasse locali: la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti.
Introdotta per coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento, la Tari è un obbligo per chi utilizza o detiene un immobile, indipendentemente dall’effettiva produzione di rifiuti.
Ma per il 2025 sono previste alcune novità importanti riguardo a esenzioni e riduzioni, pensate per sostenere chi si trova in difficoltà economica o in particolari condizioni abitative.
Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere sulle esenzioni e agevolazioni Tari per il 2025.
Un tributo obbligatorio
La Tari è un tributo che deve essere pagato da chi occupa o detiene un immobile, indipendentemente dalla produzione effettiva di rifiuti. Questo significa che il pagamento non dipende dalla quantità di rifiuti prodotti, ma dalla semplice possibilità di generarli, perché si dimora o si utilizza l’immobile. È quindi una tassa collegata al semplice utilizzo dell’immobile, non al comportamento dell’inquilino o al volume di immondizia generata.
Regolata dalla Legge n. 147/2013 e con una gestione affidata ai singoli Comuni, questa tassa viene calcolata in base alla superficie dell’immobile e al numero di occupanti, e le scadenze variano da Comune a Comune.
Un’opportunità da non perdere
Per il 2025, sono previste esenzioni e riduzioni della Tari rivolte principalmente a nuclei familiari con basso reddito e a chi si trova in condizioni di disagio economico. Questo bonus prevede l’esenzione totale dal pagamento della Tari per i nuclei familiari con un Isee compreso tra 0 e 6.250 euro. Chi ha un Isee tra 6.250 e 7.500 euro può invece ottenere uno sconto del 50% sulla tassa.
Esiste poi il bonus rifiuti, introdotto con un decreto fiscale del 2019 e confermato anche per quest’anno, che garantisce una riduzione del 25% sulla Tari a chi ha un Isee fino a 9.530 euro, soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose (con almeno quattro figli a carico). Il bonus viene riconosciuto automaticamente, senza bisogno di presentare domanda: basterà presentare una DSU ISEE aggiornata per poter rientrare tra i beneficiari. È importante sottolineare che ogni Comune può prevedere ulteriori esenzioni o riduzioni, quindi è sempre consigliabile consultare il regolamento locale.