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Napoli, l’altra faccia del boom del turismo: residenti e categorie deboli in ginocchio

Napoli dall'alto (Pexels) - salernosera.it
Napoli dall’alto (Pexels) – salernosera.it

L’aumento dell’afflusso turistico a Napoli ha lasciato in dote anche alcuni aspetti negativi portando i cittadini a chiedere aiuto al sindaco 

La crescita del turismo a Napoli è sotto gli occhi di tutti ed è certificata dai diversi dati. Se però da un lato questo trend ha dato una spinta notevole al patrimonio culturale e all’economia locale, dall’altra bisogna sottolineare alcuni aspetti negativi.

In virtù di ciò infatti nell’ultima decade come si evince dalle notizie riportate altreconomia.it, molti proprietari di immobili soprattutto nel centro storico hanno dato vita a delle case vacanze che per loro rappresentano delle vere e proprie miniere d’oro.

Non si può dire lo stesso per i residenti che si sono ritrovati a dover fare i conti con affitti sempre più alti e disponibilità di fatto limitate. Anche gli studenti si sono dovuti adeguare a questo cambiamento radicale.

Ciò ha portato le suddette categorie a spostarsi fuori dal centro per poter risparmiare. Al contempo però devono adeguarsi a delle realtà con meno servizi e meno attività ricreative ed impiegano più tempo per recarsi al lavoro o all’università.

Il problema abitativo e l’aumento dei costi d’affitto

Ad avvalorare ulteriormente questi tesi sono i numeri di un recente studio dell’Assessorato all’urbanistica del Comune di Napoli. Sul mercato c’è il 42% in meno di stock immobiliare disponibile, ovvero abitazioni per la locazione ai residenti.

Inoltre negli ultimi cinque anni è stato appurato un incremento medio del 38% sugli affitti residenziali. Al contrario gli alloggi per i turisti presenti su svariate piattaforme sono circa 15mila, di cui il 75% si concentra in sole tre municipalità, ovvero le più centrali.

Napoli
Napoli- (Pixabay)- SalernoSera.it

La protesta da parte delle assemblee cittadine

Questo andamento ha portato a delle lecite reazioni e mobilitazioni dei cittadini, che si sono ritrovati a fare i conti anche con gli sfratti. Basti pensare che nel 2012 le ingiunzioni di sfratto nella capoluogo campano sono state 1.200 mentre nel 2022 subito dopo la fine del blocco sono aumentati fino a giungere a 10mila.

Allo stato attuale si attestano tra i 5 e i 6mila, che sono comunque ancora troppi. Per “riprendersi” le proprie case i proprietari una volta giunti al termine del contratto chiedono il doppio del canone di locazione così da “costringere” gli affittuari ad andar via e a lasciare campo libero. Per effetto di ciò è stato chiesto aiuto al sindaco Manfredi. Secondo gli esponenti delle assemblee cittadine è però concentrato a rendere la città ancor più turistica.