Famoso per essere il BORGO DEI SILENZI, chi parla viene cacciato dalla città | È in Campania ed ha una storia pazzesca

Incastonata tra le acque cristalline del Tirreno e le cime degli Appennini, la Campania è una regione che sa sorprendere ad ogni angolo.
Celebre per la sua cucina, la sua storia e le sue coste, questa terra nasconde anche un tesoro di inestimabile valore: i suoi borghi. Veri scrigni di tradizione e bellezza, i borghi campani offrono esperienze autentiche lontano dai grandi flussi turistici, pur mantenendo un fascino innegabile.
Partiamo dai più noti. È impossibile non citare Sant’Agata de’ Goti, con le sue case medievali arroccate su uno sperone tufaceo che sembrano sospese nel vuoto. Oppure Castellabate, diventato celebre grazie al film Benvenuti al Sud, che domina il Cilento dall’alto regalando viste spettacolari sul mare e tramonti da cartolina. Poi c’è Ravello, gioiello della Costiera Amalfitana, patria di ville storiche come Villa Rufolo e Villa Cimbrone, che hanno incantato musicisti, poeti e artisti di ogni tempo.
Ma la vera essenza della Campania si cela spesso nei borghi meno battuti, lontani dalle mete turistiche più affollate. Luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, e dove si possono riscoprire i ritmi lenti, i profumi di un tempo e l’accoglienza genuina della gente.
Cusano Mutri, nel Beneventano, è uno di questi: noto per la sua sagra dei funghi e per le strette vie lastricate in pietra, è immerso nel verde del Parco Regionale del Matese. Valva, nel salernitano, custodisce l’antico Palazzo D’Ayala-Valva e affascina con le sue tradizioni religiose e popolari.
Il borgo dei silenzi
Ed è proprio in questo scenario, tra borghi noti e nascosti, che spunta Caggiano, un piccolo paese montano in provincia di Salerno, definito da molti come il borgo dei silenzi. Sospeso tra cielo e roccia, Caggiano sorge a quasi 900 metri sul livello del mare, al confine tra la Campania e la Basilicata. Qui, la quiete è sovrana: le giornate scorrono lente, scandite dal suono delle campane e dal fruscio del vento che si insinua tra i vicoli in pietra.
Passeggiare per Caggiano è un’esperienza quasi meditativa. Le case in pietra, le chiese antiche e i resti del castello normanno si intrecciano con il paesaggio naturale, creando un’atmosfera sospesa e suggestiva. Dai punti panoramici, lo sguardo si perde tra colline e vallate, regalando una sensazione di pace che difficilmente si ritrova altrove.
Silenzio e natura… e molto altro
Ma Caggiano non è solo silenzio e natura. È anche tradizione: la cucina locale offre piatti semplici e gustosi, come i cavatelli fatti a mano o le carni alla brace tipiche delle zone montane. Le feste patronali e le rievocazioni storiche animano il borgo nei mesi estivi, riportando in vita antiche usanze e coinvolgendo tutta la comunità.
In un’epoca in cui tutto corre veloce, i borghi della Campania — e Caggiano in particolare — rappresentano un invito a rallentare, ad ascoltare il silenzio, a riscoprire il valore delle piccole cose. E forse, proprio in quei silenzi, si nasconde la voce più autentica di questa terra.