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Multe immediate, in questa città i controlli arrivano fino in casa | Se ti scoprono senza divano e letto, paghi subito oltre 600€

Casa sfitta
Case sfitte, l’iniziativa popolare – pexels – salernosera

Molta gente non riesce a trovare casa, ma è emerso che ci sono in realtà case sfitte che non vengono messe sul mercato dai proprietari

Spesso e volentieri nelle notizie di cronaca si legge di persone che non riescono a trovare casa in affitto o che, quando riescono a trovarla, le cifre del canone è di proporzioni altissime. Ma quello che preoccupa di più, paradossalmente, è proprio il primo dato: le case ci sono, ma i proprietari non le mettono in affitto.

Va detto che un motivo c’è. I proprietari infatti hanno tutti timore di non poter recuperare facilmente l’immobile in caso di morosità. Subentra anche la paura che gli inquilini compiano atti di danneggiamento, con conseguenze dirette sul valore della casa affittata. Senza dimenticare inoltre i vincoli burocratici, in quanto le proprietà molto spesso hanno bisogno di opere di manutenzione o di adeguamento normativo prima di poter essere affittate (o vendute).

Va detto tuttavia che le case sfitte costituiscono anche una questione sociale. Infatti, nonostante vi siano molti immobili vuoti, oggi il disagio o emergenza abitativa è un problema presente in tutta la penisola, specialmente nelle grandi città. Le vittime sono in particolare le famiglie a basso reddito, i giovani, gli studenti e gli anziani.

Sono proprio queste le categorie di persone più colpite dalla mancanza di case in affitto, o dai prezzi troppo alti che in città come ad esempio Milano mettono le persone in condizioni di non poter affittare una casa senza dover praticamente vivere in povertà. Ma da qualche parte qualcuno ci sta pensando.

Lassù qualcuno vi ama

E’ stata portata all’attenzione una recente iniziativa nel Comune di Torino, che potrebbe essere una sorta di “apripista” per iniziative simili in altri Comuni italiani. In sostanza, al fine di contrastare la crisi immobiliare, la campagna denominata Vuoti a rendere – appoggiata da centinaia di cittadini torinesi e da associazioni del territorio – mira a dare alla comunità locale gli alloggi non utilizzati.

I promotori giustificano l’iniziativa dicendo che gli immobili sfitti rappresentano una grande risorsa non sfruttata, che alimenta il degrado e l’abbandono urbano e favorisce i casi di occupazione abusiva o senza titolo. Per questo si paleserebbe la necessità di una risposta ad hoc.

Trasloco
Case in affitto in arrivo a Torino – pexels – Salernosera

Ecco come funziona

Dopo un censimento delle case sfitte situate nel Comune, ai proprietari di alloggi vuoti sarà chiesto di spiegare la ragione della mancata locazione. L’iniziativa in oggetto si rivolge espressamente alle persone che possiedono più di cinque appartamenti. Qualora questi non intendessero collaborare, potrebbero essere puniti con una sanzione pecuniaria o, in casi estremi, con la requisizione dell’immobile inutilizzato a norma di legge.

Nell’iniziativa popolare si legge anche che tale requisizione servirebbe espressamente a fronteggiare situazioni di emergenza abitativa nei casi in cui, alla scadenza del termine assegnato dalle autorità locali, persista uno stato di ingiustificato abbandono. In sintesi, l’iniziativa mirerebbe a consegnare alla collettività tutti gli alloggi sfitti.