Sgomberi case occupate a Caivano, la Meloni annuncia: “Iniziata la fase 2 della riqualificazione”

La Premier Giorgia Meloni si è espressa sulla questione decisamente delicata delle case occupate abusivamente a Caivano
La questione degli sgomberi a Caivano è tornata di nuovo prepotentemente in auge. In questi giorni infatti è andata in scena l’operazione interforze che ha portato allo sfollamento di 36 abitazioni al Parco Verde occupate abusivamente da diversi anni.
Come spiegato da tgcom24.mediaset.it il blitz è stato disposto dalla procura di Napoli Nord. Di fatto si tratta solo di una prima tranche visto che l’autorità giudiziaria ha individuato ben 240 casi di possesso illegale delle case, contestando a 419 persone il reato di occupazione abusiva.
È bene però precisare che le autorità hanno fatto sapere che le procedure di sgombero riguardano quei casi in cui non è possibile attuare le procedure di regolarizzazione. Le motivazioni sono sostanzialmente due: posizioni reddituali al di sotto degli standard utili per potersi garantire l’immobile o precedenti penali.
Dunque, una situazione alquanto complessa, che ha visto l’intervento in prima linea del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. La Premier da sempre piuttosto attiva contro questo genere di ingiustizie.
Le dichiarazioni della Meloni sulla questione
Ecco le sue dichiarazioni a margine dell’operazione di sgombero: “Lo Stato mantiene un altro impegno preso con i cittadini. In occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro ‘Pino Daniele’, avevamo annunciato che il lavoro del governo a Caivano non era affatto concluso e che sarebbe andato avanti. Così è stato”.
Poi ha proseguito indicando la direzione che il Governo ha intenzione di seguire: “È iniziata la fase 2 del programma di riqualificazione e rigenerazione urbana portata avanti negli ultimi 15 mesi, con lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente al Parco Verde da soggetti condannati per reati di camorra”.

La rabbia degli occupanti e le accuse a Don Patriciello
L’altra faccia della medaglia è quella degli occupanti, che ovviamente non ci stanno a perdere la “loro” casa. Alcuni si sono lamentati della fretta con cui sono stati cacciati e di non aver avuto nemmeno il tempo di prendere tutte le proprie case. Altri hanno inveito contro il parroco Don Maurizio Patriciello.
Infatti stando alle testimonianze delle persone sfollate, il sacerdote si era reso disponibile ad aprire la propria chiesa a chi ne avesse avuto bisogno. A quanto pare non è stato così per coloro che sono andati via dal Parco Verde. Chiaramente andrebbe sentita anche la versione di Don Maurizio. Di fatto si è sempre speso per il territorio, impegnandosi in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.