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Salernitana, sta nascendo una stella: Reine-Adelaide è il leader del nuovo corso granata

Reine-Adelaide (LaPresse) - salernosera.it
Reine-Adelaide (LaPresse) – salernosera.it

Il centrocampista francese si è preso letteralmente la scena nel match con la Carrarese strappando la standing ovation dell’Arechi

La Salernitana è tornata al successo dopo quasi due mesi dando un bel calcio alla crisi in cui era precipitata. I tifosi però si augurano che il 4-1 rifilato alla Carrarese sia solo l’incipit di un nuovo percorso che possa permettere alla squadra di far bene.

Dunque, nelle prossime gare serviranno ulteriori risposte per capire se i granata sono sulla buona strada o se quella contro i toscani è stata un’affermazione estemporanea. Nel frattempo però i tifosi si godono la prestazione di Jeff Reine-Adelaide.

Il francese è stato per distacco il migliore in campo del match e ciò gli è valso l’applauso di tutto lo stadio al momento della sostituzione con Tello. Il giocatore cresciuto nelle giovanili dell’Arsenal e arrivato la scorsa estate dalla Serie B belga sembra essersi sbloccato dopo un periodo di apprendistato.

D’altronde il ds Petrachi ha da sempre l’occhio lungo in quanto a telanti. Pur non trattandosi di un giovanissimo (è un classe 1998) sembra che sia di un’altra categoria e che la serie cadetta gli stia un po’ stretta.

Giocate di qualità e atteggiamenti da leader

Oltre ad aver fatto vedere tante giocate di assoluta classe Reine-Adelaide si è dimostrato anche un uomo di assoluto carisma in campo. Un aspetto che di questi tempi alla Salernitana serve decisamente tanto.

Come si può evincere dalle informazioni riportate da calciosalernitana.it prima del rigore per la Carrarese ha abbracciato Sepe per infondergli fiducia. In occasione del penalty per i campani ha invece permesso a Verde di avere la giusta concentrazione distogliendolo dalle proteste avversarie.

Colantuono allenatore Salernitana (LaPresse) - salernosera.it
Colantuono allenatore Salernitana (LaPresse) – salernosera.it

Colantuono si coccola il suo gioiello

Al termine del match il tecnico della Carrarese Antonio Calabro ammaliato dalla sua tecnica e dalle sue serpentine tra gli avversari ha chiaramente affermato che il giocatore “non si riusciva a fermare”. Colantuono invece se lo gode, ma al contempo ha affermato che il giocatore va gestito in modo tale che possa continuare a rendere al meglio.

D’altronde mai come ora la Salernitana ha bisogno di qualcuno come lui che sia in grado di sposare gli equilibri. A quasi 27 anni (li compirà il prossimo 17 gennaio) potrebbe essere giunto davvero il momento della sua definitiva maturazione e della sua consacrazione calcistica. A Salerno ci sperano davvero. Meglio però andarci cauti e aspettare un ulteriore riscontro del campo, da sempre unico giudice sovrano.