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Fate un’offerta, è per i POVERI | Attenzione a questo ciarlatano, interviene il parroco del paese: la truffa è tremenda

Truffa porta a porta (Fonte Comune di Bugliano Facebook) - salernosera.it
Truffa porta a porta (Fonte Comune di Bugliano Facebook) – salernosera.it

Il raggiro fa leva sulla bontà dei fedeli che pensano di compiere un atto di bontà ignari del losco piano che c’è dietro. Cosa sta accadendo

Alle truffe non c’è mai fine. Purtroppo in un modo o nell’altro i malviventi che vivono di questi escamotage riescono sempre ad inventarsi qualcosa per cercare di ingannare il prossimo.

Il problema è che spesso e volentieri riescono nel loro intento approfittando o dell’ingenuità o del buon cuore delle persone, che di primo impatto non riescono ad immaginare che dietro ci sia l’inganno.

Per questo è bene aiutarsi a vicenda e coalizzarsi contro questi personaggi, che non hanno niente di meglio da fare che vivere di questi deplorevoli escamotage. Il passaparola è sicuramente il principale strumento di difesa. L’importante è attuarlo tempestivamente.

Ed è proprio ciò che è accaduto nel caso che stiamo per andare a menzionare, che sostanzialmente è solo uno dei tanti analoghi. Infatti la truffa che stiamo per andare a menzionare è piuttosto comune. Ragion per cui è bene tenere sempre alta la guardia.

La truffa della raccolta fondi in nome del parroco

L’imbroglio è avvenuto a Salerno e riguarda una nota chiesa di Santa Maria ad Martyres, che è stata utilizzata dai truffatori per compiere i loro loschi traffici. Come riportato da salernotoday.it delle persone hanno fatto il giro del quartiere in cui è situata la parrocchia chiedendo del denaro per conto di Padre Giorgio Terrasi.

In molti pensando di poter dare una mano al prossimo non ci hanno pensato su due volte e hanno “contribuito alla causa” con tutte le migliori intenzioni. In realtà il loro denaro è andato nelle mani di persone che non sanno nemmeno cosa sia la carità.

Consegna denaro (Pexels) - salernosera.it
Consegna denaro (Pexels) – salernosera.it

Il messaggio di diffida da parte del sacerdote

Il parroco “usato” per la truffa ha naturalmente chiarito la sua posizione dichiarando di essere estraneo ai fatti. Inoltre ha precisato che non è sua usanza mandare qualcuno a chiedere soldi e che mai farà una cosa del genere.

Per effetto di ciò ha invitato i fedeli a non aprire la porta a coloro che si appropriano indebitamente del buon nome della chiesa per ottenere dei vantaggi personali. Nel suo appello pubblicato sui social ha anche lasciato in dote un prezioso suggerito. In pratica ha consigliato a chiunque dovesse trovarsi dinanzi a questi soggetti, di segnalarli alle autorità competenti, com’è giusto che sia.